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martedì 30 giugno 2009

Arrampicarsi per vedere Gesù


Zaccheo è l'unica figura del Nuovo Testamento della quale viene descritto l’aspetto fisico. Ci avevi mai pensato?

È proprio questa sua particolarità a renderlo “attuale”: molti di noi non sono soddisfatti del proprio aspetto esteriore. Come potremmo spiegarci altrimenti l'immensa popolarità dei centri estetici, dei centri benessere e di controllo del peso se non vi fosse una forte domanda di mercato? Sono letteralmente milioni le persone che vogliono un corpo diverso da quello che hanno!

Il mondo dello spettacolo è costellato di individui che passano buona parte della vita per apparire “belli” con immensa gioia dei chirurghi estetici mentre i centri per la cura della persona non fanno altro che promuovere l’idea che " diventare una persona diversa sia possibile. ”.

Da molti pulpiti ci viene predicato che la soluzione ai problemi risieda in un atteggiamento più positivo verso se stessi. Puoi diventare una persona diversa da quella che sei oggi semplicemente acquistando questo o quel programma di allenamento da seguire in casa o lo speciale regime alimentare personalizzato, fare più jogging - tutto questo alla ricerca di un'immagine più positiva. Migliorare l’immagine di sé sembrerebbe la panacea per quasi tutto ciò che non va. Ma è proprio così?

Non vi è decisamente niente di male nel fare esercizio e nel curare il proprio aspetto fisico nella giusta misura.

Torniamo però al nostro amico Zaccheo. La sua storia parla in un certo modo di immagine di sé, di autostima - ma non secondo l’approccio occidentale. Zaccheo è sollevato, chiamato per nome e dunque valorizzato – un volto con un nome in mezzo ad una folla anonima - non sulla base di chi o cosa egli sia, o di chi ritenga di essere ma sulla base di chi è Gesù!

Diamo un'occhiata alla storia. Poco prima di entrare a Gerusalemme, Gesù passa per Gerico. Entra ed esce; la attraversa. E qui Egli si incontra con un uomo di nome Zaccheo, il quale è il capo dell’ufficio riscossione tributi, l’esattoria; altro particolare è che Zaccheo è ricco! (A questo punto immagino come alcuni di voi pronuncino il suo nome!).

Nonostante la ricchezza, anche Zaccheo, ha i suoi problemi. A dire il vero ne ha ben due e grandi come una casa. Il primo sta nel fatto che Zaccheo non ha amici. È odiato da tutti e sa di esserlo! Probabilmente gli fa male sentirsi definire “ ladro” perché riscuote il denaro ,frutto del duro lavoro, sottoforma di tributi; ma non basta: egli è anche “un traditore” perché lavora per il governo romano. Ma……. la realtà è ben diversa: Zaccheo è un approfittatore egoista che non si cura né dei suoi connazionali e tanto meno del governo romano. Egli ha una posizione che ha imparato “diligentemente” a sfruttare. Sai cosa fa Zaccheo? Egli esige il dovuto ed estorce qualcosa di più del dovuto………………..che tiene per sé. Guadagna uno stipendio da lavoro onesto e dieci stipendi in più grazie alla sua disonestà. Lo lo stipendio che riceve da Roma gli permette di vivere “decentemente” ma come te la spieghi la villa con piscina e centro benessere fuori città, il suv, la macchina sportiva, gli abiti di noti stilisti romani, i ricevimenti, il giro di donne e di “Maria Juana” che passano per la sua casa; un figlio che “studia” ad Oxford e la femmina alla Bocconi. E sua moglie? Dove la metti: cresciuti i bambini ha pensato che esser mamma non sia tutto ed ora ……… si cura dei bambini “cresciuti” degli altri! Questo glielo hanno insegnato le amicizie altolocate! Tutti ne sono a conoscenza però……… lei è rimasta “fedele”; infatti, lei è rimasta a casa di lui ma i due non hanno rapporti. Solo facciata. Per amore dei figli, salviamo le apparenze. All’inizio ciò faceva un po’ male ma Zaccheo si è tuffato un po’ di più nella sua attività disonesta per affogare il dolore e sua moglie si è immersa nella cura di sé. Lei vive nei centri benessere! Per forza dirai: e che ci ha trovato in un tappo brutto ed antipatico come suo marito? Nulla: infatti a lei non interessa Zaccheo ma il suo portafoglio. A ben guardare, ha fatto bene ad ascoltare i consigli di mammà. Non trovi?

Il povero Zaccheo? Dove li trova i soldi per mantenere questo stile di vita? Semplice: ha sviluppato un programma di uccisone lenta della propria coscienza e…………………… col tempo è finito per morire anche lui! Colui che è tanto bravo coi conti, ha sbagliato proprio quelli della sua vita. Pazienza. Ormai ha imparato a convivere con la “cattiva coscienza”. Non la sente più: separati in casa. Oltre l’apparenza del benessere, egli vive ormai chiuso in se stesso, carcerato a vita. Ergastolano! Tutto è grigio dentro e fuori di lui! Ormai non ha più nessuno; è rimasto solo. È vissuto sfruttando ed ora tutti lo evitano. Nessuno più gli accosta: nessuna persona “normale”. A nessuno interessa di lui e gli unici suoi compagni sono i soliti “sfruttatori”, gente che vive di esteriorità, ai quali non importa un fico secco di Zaccheo ma solo ciò che possono “scroccare” da Zaccheo. Una cena, una festa, un ballo….

Zaccheo ci ha fatto il callo e, senza alcun dubbio, vede il modo in cui la gente si comporta quando cammina per strada o entra in un luogo pubblico. Tutti bisbigliano e si scostano. Alcuni lo insultano. Insomma a Gerico tutti e ciascuno ormai odiano Zaccheo. E ciò lo taglia fuori da qualsiasi circolo anche se lui è socio di numerosissimi ed “esclusivi” - che, tuttavia, lo “escludono da ogni contatto vero con l’umanità” !

Zaccheo il pubblicano è scansato da tutti. Come la peste. Un emarginato nella sua torre d’avorio.

L’altro problema del nostro amico è prettamente fisico. Mi dici nulla in questa società che guarda solo agli involucri. Egli si trova “molto al di sotto della media” nella statura rispetto a chiunque altro a Gerico. Non solo dunque “ladro” e “traditore” ma anche “nano”. Un tappo, insomma! Egli è fuori della norma e dunque un “emarginato” a causa di un brutto scherzo della natura. Egli non rispecchia gli standard! Sento una certa affinità con Zaccheo e tu? Ti è mai capitato di passare qualche momento in cui ti senti tutt’altro che sicuro di te e ti senti addosso gli occhi di tutti? Ti sei mai sentito un pesce fuor d’acqua?

Oggi però ……………. È un giorno diverso. Da quando si è alzato Zaccheo avverte una strana elettricità nell’aria. Chissà che non sia oggi il giorno del suo riscatto? Oggi Zaccheo si è alzato trascinandosi giù dal letto pesantemente. Si è fatto la doccia ed ha avuto uno strano pensiero. “Se fuggissi da tutto questo?”. “Vattene via senza dire nulla a nessuno. Prendi i tuoi soldi. Compra un biglietto aereo e fuggi lontano”. Apriti un bar su una piccola spiaggia ai caraibi e comincia ex novo”. All’inizio Zaccheo ha avuto paura di se stesso e dei suoi pensieri ma poi……..ripensandoci…… Cosa avrebbe da perderci? Nulla e tutto da guadagnare! E così è uscito di casa. Si è diretto all’ufficio ma la sua testa oggi segue quella idea fissa. Egli parla a se stesso per convincersi che seguirla non sia poi così male. Nessuno si accorgerà della sua assenza e nessuno sentirà la sua mancanza. Le feste in casa sua continueranno senza che nessuno si accorga della sua assenza.

MA……oggi Zaccheo non sa che………………..è davvero il giorno della liberazione. Il 25 Aprile. Zaccheo vuole tagliare i ponti e farsi una nuova vita ma…………………………………………………………………………………..

Oggi Gesù, contro ogni logica, ha deciso di venire in città. E così la notizia si è sparsa. Per strada tutti sono eccitati. Zaccheo, uscito per il suo solito caffè delle 11, osa fermare qualcuno a cui chiede cosa stia succedendo. Una festa in città? Una festa ebraica di cui si è dimenticato? Deve essere così perché c’è tanta euforia nell’aria. Ed ora Zaccheo ricorda quella strana sensazione di ….euforia mista a riscatto che ha sentito quando si è alzato. Sembra proprio che tutti in città avvertano la stessa cosa. Il tale a cui ha chiesto la ragione di tanta gente per strada in un tardo mattino “nomale” risponde che sta per arrivare Gesù.

Chiiii? E chi è questo Gesù? chiede Zaccheo. L’uomo non ha tempo di intavolare una lunga discussione. Taglia corto e dice queste parole: “alcun dicono che sia il Messia; comunque, conosco dei ciechi che dopo averlo incontrato, ora vedono. Gli storpi camminano; i muti parlano e dicono che alcuni morti …..siano tornati in vita”. “Cavolo!!!”, dice Zaccheo. E poi per frenare il suo entusiasmo aggiunge: “Ma che fai! Questa massa di poveracci attende praticamente chiunque come Messia che li liberi da……………..Roma! E Tu lavori per Roma!”.

Ma Zaccheo non riesce a frenarsi. La folla aumenta. E non solo gente di Gerico….vengono da tutta l’area circostante: esaltati, malati, zeloti. C’è di tutto! E tra quelli…………alcuni “volti noti”. Un cieco che ora cammina da solo; ci vede. Quello Zaccheo lo conosce. Come mai ora cammina da solo? E che dire di Bartolomeo, il lebbroso. Che fine ha fatto la lebbra? Diamine: ma questi sono miracoli veri!!

Zaccheo avverte un fremito lungo la schiena. Per la prima volta sente di novo che il suo cuore palpita. Allora non è morto????? E anche Zaccheo si mette a seguire la folla.

Luca ci dice che c'era una “gran folla” radunatasi per acogliere Gesù all’arrivo. Una ressa; alcuni facevano a spintoni……per andargli più vicino possibile e non come accade oggi per scappare da Lui!! Una grande folla. Hai presente quelle manifestazioni di strada in cui non riesci a vedere ciò che accade al di là del muro di gente che ti sta davanti semplicemente perché sono tanti, ……più alti di te oppure ti trovi troppo indietro e non riesci a vedere nulla oltre le teste che hai davanti ai tuoi occhi? Bene tale è questa folla ed il clima festoso che accoglie Gesù. Il clima che accompagna Gesù. Una festa e non un funerale! E poiché Zaccheo è basso, non riesce a “vedere oltre” quelle teste e sa bene che nessuno gli farà spazio per farlo passare avanti, Zaccheo…. ricorre all’arma che l’ha fatto arricchire: l’astuzia. Astutamente raggiunge di corsa un sicomoro e vi sale sopra per godere di una prospettiva migliore e godersi il corteo.

Ascolta: non permettere mai a niente e nessuno di impedirti di vedere Gesù. Non permettere ai problemi ed alle difficoltà di impedirti di stabilire un contatto con il Maestro. Non lasciarti vincere facilmente dai tuoi problemi. Alza lo sguardo e guarda lontano verso spazi più ampi e più in alto di dove ti trovi. E se proprio non riesci a trovare terreno più elevato allora, inizia ad arrampicarti al di sopra della situazione in cui sei. Fai qualcosa ma non rimanere al livello di visione normale. Fai di tutto per avere una visione “più alta”. Fai come Zaccheo. Non darti per vinto. E cerca di salire più in alto della montagna che hai davanti e ti impedisce di vedere più su, di vedere……….GESU’.

Chissà perché vedere Gesù è così importante per Zaccheo? Perché Zaccheo non si lascia scoraggiare nel suo intento da tante difficoltà solo per carpire uno scorcio di Gesù mentre passa di là? Si tratta di pura curiosità personale? Benedetta curiosità! Ben venga! O forse c’è dentro di lui una qualche segreta aspirazione che spera Gesù possa in qualche modo soddisfare? Chissà se mentre si muove si chieda: "Gesù farà davvero le cose di cui ho sentito parlare? Apre davvero gli occhi dei ciechi, fa camminare gli zoppi e sentire i sordi? È davvero il grande predicatore che tutti dicono?". Ora Zaccheo è salito sull’albero. Osservalo. Piccolo, piccolo come un uccello appollaiato su un ramo. Oltre al fatto che sia basso, ci sono altre ragioni che lo hanno spinto a salire lassù ed …. attirare l’attenzione ed i commenti di tutti? Forse si ……o forse no! Consentimi di rispondere a queste domande con un’altra domanda!

Sei mai stato su un albero? Ti è mai capitato di avere uno di quei momenti in cui non sai dove andare o a quale santo rivolgerti? C’è mai stato un momento in cui ti sei sentito “veramente solo”’ , lontano da tutti , anche dalla tua famiglia e dai tuoi amici? Hai mai sperimentato un momento in cui non ti sbagliavi; avevi ragione: a nessuno importava di te? C’è mai stato un momento nella tua vita in cui le difficoltà ti hanno fatto sentire un fallimento totale, un incapace da non poter tollerare un solo giorno in più di quella vita?



Se hai risposto positivamente ad una sola di queste domande - e immagino che ognuno di noi abbia conosciuto almeno una volta tali sensazioni – allora sai bene cosa significhi stare su un albero. O la va o la spacca!

Il mondo è pieno di persone che sono sull’albero o meglio il mondo è pieno di alberi con sopra persone! Non ci vuole molto a recitare una litania delle cose che fanno di noi dei potenziali “arrampicatori…di alberi”: la perdita di una persona amata, la fine di un rapporto speciale, la disoccupazione, la malattia, la dipendenza, le violenze sessuali, verbali, emotive o psicologiche; errori commessi dalle conseguenze catastrofiche. Queste cose ci fanno sentire “bassi”, non all’altezza della situazione. Incapaci. Emarginati. Tagliati fuori . Soli. Odiosi ed odiati. L'elenco potrebbe continuare all'infinito……….. Ci sono molte persone che si trovano in cima ad un albero proprio come Zaccheo questo pomeriggio in cui Gesù sta per venire in città. Si, ormai sono le prime ore del pomeriggio. E Gesù sta per entrare. L’attesa entusiasta di tutti sta per esser soddisfatta. Gesù viene. Anzi, eccolo laggiù, verso la porta principale. Quale è tra i tanti? Ah si,…….è quello bellissimo, con un sorriso “celeste” (lo ho visto risplendere sul volto di Vizka a Medjugorje; ero a circa 400 metri da lei, vedevo la sua sagoma piccola piccola ma un sorriso grande grande che mi arrivava al cuore benché non potevo distinguere bene il suo volto per la distanza che ci separava). Quello che sorride? Non è un sorriso: tutta la sua persona sorride. Avanza come un prode. È circondato di gioia, entusiasmo, forza, vitalità, luce. Non puoi sbagliarti: quello è Gesù. Ora il cuore di Zaccheo gli sale in gola. Letteralmente. Zaccheo è pervaso da una Grande gioia che semina in lui una Speranza Certa. Zaccheo non è più Zaccheo. Mentre Gesù avanza, Zaccheo diventa leggero leggero. Si sente attratto fortemente da Gesù. Vorrebbe saltare giù per saltargli addosso. È la prima volta da anni che sente desiderio di abbracciare qualcuno e la prima volta in assoluto, con tanta passione. Ma ora eccolo. Gesù sta avvicinandosi; è a soli due metri da lui. Zaccheo è inchiodato sull’albero. Mai visto un uomo come Gesù. E, intanto, Gesù fa come per passare oltre……..e poi si ferma.

Sai che ti dico a questo punto? Hai fatto bene ad arrampicarti sull’albero; dimostrazione del tuo desiderio di “salire più su”. Abbiamo un grande problema, infatti, quando scegliamo di lasciarci bloccare o paralizzare dai nostri problemi senza provare! Ci diamo per vinti ancor prima di lottare! Impara a considerare le montagne come “opportunità” da sfruttare per conoscere in modo nuovo Gesù e non solo semplicemente problemi! Gli arrampicatori di alberi cercano con tutte le forse di uscire dalla loro miseria per raggiungere la salvezza del Maestro!

Zaccheo vuole vedere chi sia Gesù “veramente”e non chi la gente dice che sia. In questo egli non sa di rispondere ad una domanda che Gesù ama rivolgere ogni tanto: la gente, chi dice che io sia? Ma a me interessa questo: tu chi dici che io sia? Vuole vederlo bene e vederci bene. C'è qualcuno che vuole vedere Gesù, oggi?? Gesù ti accontenta, Zaccheo!

A questo punto Zaccheo è di fronte alla verità più vera su Gesù: se lo guardi in faccia, non sarai più lo stesso. Davide dice: “guardate a Lui e sarete raggianti! Non saranno (più) confusi i vostri volti”. Mosè guardò Dio “faccia a faccia” ed il suo volto “divenne raggiante, luminoso” al punto che dovette mettere un velo per non darlo a vedere. Anche tu vuoi mettere il velo? Ecco, adesso “svelo” la Verità: il Volto di Cristo trasforma non solo la faccia – alla faccia dei centri di bellezza – ma cambi - transustanzia - in altra sostanza tutto ciò su cui posa lo sguardo. Il “vecchio Zaccheo” ora sta per morire. Non puoi vedere la Presenza Manifesta di Dio e restare in vita. La gloria di Dio uccide il peccato. Per questo ho affermato “il vecchio Zaccheo” sta per morire. Allo sguardo di Gesù e al sentire Gesù parlargli direttamente, Zaccheo viene trasportato dall’Antica Alleanza ed inserito in quella Nuova: Dio parla a noi oggi direttamente! Le Parole di Gesù – quelle stesse che hanno creato dal nulla tutte le cose che sono – prima uccidono il “vecchio” Zaccheo, il ladro – infatti Zaccheo, si sente venire meno – e quindi creano “uno Zaccheo nuovo”. Quello che scende dall’albero non è la stessa persona che vi è salita. Il Vangelo è Potenza di Dio per la “Salvezza” o “Trasformazione in Qualcun altro” o “Conversione” di chiunque crede. È tempo, credetemi di tornare a predicare Gesù! Per la salvezza o trasformazione di questo mondo. È Gesù a cambiare gli uomini e non le nostre iniziative!


Ora Gesù è “vicino”; Dio si è fatto vicino al peccatore pubblicamente riconosciuto da tutti e da tutti odiato. È vicino a quell’albero. Perché? Perché li sopra c’è uno di quelli che lo hanno attirato e lo hanno fatto piombare sulla terra. La causa della sua venuta sulla terra: i peccatori! Ora Gesù è sotto all’albero e molto vicino all’uomo sull’albero; egli guarda in su, verso il sicomoro, e vede Zaccheo appollaiato sul ramo. Zaccheo è perduto; si fa sempre più piccolo! Gli occhi dei due si incontrano. Zaccheo “perde letteralmente la testa”. Quando scende non ragiona più con la sua!

Non sappiamo come ma Gesù conosce il nome di Zaccheo; Luca è chiaro: non dice che Gesù abbia detto: "Ehi, tu, piccoletto….scendi giù di lì”. Gesù “chiama Zaccheo per nome” e gli dice: " scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua!”. Io ti conosco per nome! Parola di conoscenza??? Fatto sta che Zaccheo ancora deve riprendersi. Non è più lo stesso dopo quell’incontro e soprattutto dopo quello sguardo! Ancora oggi!!

Perché Gesù è attratto proprio da Zaccheo e fissa lo sguardo su di lui?

All’inizio della storia Luca ci dice non solo che Zaccheo è il capo dell’esattoria - per farci intendere che è il padrino della mafia locale ma sottolinea che Zaccheo è anche ricco. Avendo un po’ di dimestichezza con gli scritti di Luca, so che egli non riserva parole carine verso i ricchi. Questi infatti sono gli unici, nel Vangelo da lui redatto, che vengono “rimandati a mani vuote”, quelli che hanno praticamente “la stessa probabilità di entrare nel regno dei cieli di quanta ne abbia un cammello di passare attraverso la cruna di un ago”; magari il testo diceva di quanta ne abbia una fune di una nave ma il paragone regge lo stesso!



Per qualche ragione, Gesù è “catturato” da Zaccheo. Osserva il modo in cui Gesù gioca con Zaccheo. Eccolo tutto sorridente e sicuro di ciò che sta per fare, ritto in piedi, sotto al sicomoro mentre guarda tra le foglie e pronuncia il suo nome con tono scherzoso. "Zaccheo! Zaccheo! So che sei lassù! Ti ho visto piccolo furfante!". Anche il suo "scendi subito" suona giocoso. Ma soprattutto c’è un particolare poco frequente: è Gesù ad autoinvitarsi per andare in casa di qualcuno e non solo; viene “per cenare insieme”. Lo dice apertamente e non sottovoce. I farisei presenti – tanti stanno tra i banchi di chiesa oggi e non solo li! – sbiancano! A cena di un ladro noto a tutti?

Mangiare insieme, ai giorni di Gesù, non era un qualcosa che si faceva col primo che capitava per strada! E Gesù è il primo a capitare per strada, oggi! Per entrare a casa di qualcuno bisognava essere familiari o amici e soprattutto “invitati”. Gesù amico dei pubblicani e dei peccatori!! Dio mio! Scandalo! E mentre, i farisei si scandalizzano, la folla è perplessa…..Gesù e Zaccheo divengono intimi amici e si preparano a ciò che Zaccheo meglio sa fare: una festa. Con chi? Con i VIP del posto, amanti dei lussi e delle passioni… del peccato insomma!!

Gesù manda Zaccheo a preparare la cena perché dopo il lavoro che lo attende oggi pomeriggio anche lui ha bisogno di un po’ di tranquillità e di starsene con “gli amici”. Ora deve predicare che il regno è qui, guarire tutti e ciascuno di quelli che sono venuti a lui, oggi; vuole che nessuno torni a casa nello stato in cui era prima del suo arrivo in città.

Per quelli di voi che si trovano proprio adesso in cima all’albero, ho deciso di fermarmi, a Nome di Gesù, perché vuole che sappiate che non siete soli. Gesù sa chi siete! Vi conosce per nome! Egli conosce quale momento buio state attraversando. Egli conosce i vostri problemi. Egli sente il vostro dolore, il vuoto e la disaffezione. Egli è attratto da voi. Si, è attratto da te! Per questo mi ha spinto a scrivere queste parole! Voleva che predicassi per farti sapere una cosa: Egli vuole tirarti fuori. Egli vuole salvarti. Vuole rispondere al desiderio del tuo cuore. Il buio che stai attraversando; la malattia, il dolore, la disperazione, il vuoto in cui sei ora, è proprio il luogo della Provvidenza. Vedi, se Zaccheo non fosse salito su quell’albero questa mattina, non avrebbe mai potuto conoscere faccia a faccia il maestro. E non solo: Gesù non sarebbe potuto entrare nell’inferno della sua casa!

Che dice questo folle? Ma cosa vai in giro a raccontare? Vedi, spesso, la vittoria dipende dal luogo in cui ti trovi nella vita! Alcune delle nostre “esperienze sull’albero” sono la porta per la liberazione! Molti di noi non riescono a vedere Gesù finché non iniziano ad arrampicarsi sugli alberi!

Ma ecco che Zaccheo scende giù dall’albero, si incammina con Gesù e manda a chiamare i suoi servi con l’ordine di preparare una grande festa. Gesù non si vergogna di te. Zaccheo è sconvolto: per la prima volta in vita sua si sente completamente amato ed accettato e per questo comincia ad amarsi ed accettarsi. Non ha più bisogno di “rubare” per arricchire e farsi accettare o meglio temere. Non ha bisogno più della maschera che ha usato fino ad oggi per dimostrare di valere qualcosa. Eccolo: prima di entrare e far entrare Gesù in casa si toglie quella maschera e confessa i suoi peccati a Gesù. Egli non nasconde nulla, vuota il sacco.

Perché? Poiché si sente amato. Non ha più timore. Il vuoto del cuore è stato colmato con ciò di cui era davvero affamato. L’amore di Dio. Quindi fa una promessa a Gesù – nessuno lo spinge e nessuno gli chiede di farla. È solo che ora ha trovato ciò che per tutta la sua vita, senza saperlo, ha sempre cercato. Nei modi e nei luoghi sbagliati. Adesso il “ricco” Zaccheo dell’inizio è stato davvero “arricchito” della vera ed eterna ricchezza che riempie e libera l’uomo. Ora Zaccheo è un’altra persona. Ora davvero egli è un ricco. La vera ricchezza è avere Gesù.

Chi vedi in casa di Zaccheo questa sera? Gesù! Gesù + Zaccheo; si tratta dell’idea migliore di Dio: non voglio che l’uomo sia solo!!!!

Gesù oggi non voleva solo entrare nella vita di Zaccheo ma per mezzo di lui in tutta la sua casa: parenti, amici, conoscenti.

Gesù vuole venire a casa con te. Adesso! Egli non è imbarazzato dal tuo passato.

Ascolta cosa Gesù dice a Zaccheo: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa".

Gesù è venuto a mangiare e bere con, a cercare e salvare i perduti. Se non sei perduto, o non pensi di essere esserlo, Gesù non potrà cercarti e venirti a trovare. Gesù passerà oltre.

Hai sentito la bella notizia? Gesù sta arrivando. La salvezza può venire oggi in casa tua. E non giungerà se con un mezzo diverso che nella Persona di Gesù. io mi affretto. Qualcuno sa dirmi dove posso trovare il sicomoro più vicino? Ho bisogno di arrampicarmi perché non voglio perdermi il momento in cui Gesù passerà “oggi” in questa città!

Marco Cicoletti

martedì 9 giugno 2009

Vieni e vedi!


Vieni e vedi!
Natanele era un po’ scettico all’inizio. Egli non era un ateo. Tutt’altro: era un dogmatico.
Almeno quando si trattava di persone provenienti da Nazaret …… per lui erano poveri diavoli, ignoranti da non meritare il suo tempo e tantomeno uno sforzo da parte sua.
Così, quando il suo amico Filippo viene parlandogli del Messia proveniente niente meno che da Nazaret, è scettico. "Può venire qualcosa di buono da Nazaret?"
Questa è la sua domanda ...
Il suo amico Filippo non vuole una discussione ... egli vuole solo estendere un invito ...
Vieni e vedi....
Vieni e vedi da te stesso ...
Giovanni Battista è lì, in piedi, con due dei suoi discepoli quando Gesù si avvicina ...
"Guardate!", dice Giovanni, "Ecco l’Agnello di Dio".
A quelle parole i due discepoli si fanno avanti e si mettono a seguire Gesù per la strada.
Gesù si volta e domanda loro ciò che vogliono ...
"Dove abiti", chiedono.
In altre parole, vogliamo passare un po’ di tempo con te.
Gesù dice: "venite e vedete".
E finiscono per trascorrere il resto della serata con lui.
Uno di loro è Andrea (il fratello di Pietro).
Si sente molto parlare di Pietro, ma poco di Andrea.
Eppure, ……………. senza Andrea, Pietro sarebbe uno sconosciuto!
"Venite e vedrete ..."
È un invito
Una donna con una reputazione - una cattiva reputazione- incontra Gesù fuori della città di Sychar in Samaria –Gesù parla con la donna rispondendo ai suoi interrogativi più profondi ed appaga il suo profondo bisogno ... la profonda sete della sua anima trova appagamento ... Il vuoto che desiderava fosse riempito, finalmente lo è.
Dopo il dialogo fa ritorno in città –senza più avere paura della gente - non più imbarazzata dal suo passato... Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. "Venite e vedete ..."
Un semplice invito ... Un invito ad investigare nella Verità.
Non è sufficiente conoscerla per bocca di qualcun altro ... è il momento che tu faccia la tua ricerca ... indaga, vai a vedere...
Le affermazioni di Gesù sono piuttosto audaci….. per non dire incredibili ….
Ed egli ci invita a prendere il microscopio ... a tirar fuori il binocolo .
Osserva da ogni angolazione
Usa il grandangolo.
Osserva il più piccolo dettaglio
Esamina!
Vieni a vedere di persona!
Troppi danno solo una rapida occhiata al messaggio del Vangelo e subito lo scartano senza la decenza di una indagine onesta ...
Se ciò che Gesù dice è vero, allora il tuo destino dipenderà dalla tua risposta. Se veramente investighi a fondo e scopri che è falso, allora lo potrai scartare ... ma non permetterti di continuare semplicemente senza averLo visto da vicino ...
Se il cristianesimo è falso, allora esso non significa assolutamente nulla (e 2000 anni di storia sono una farsa) ... Se è vero, allora tutto è fortemente condizionato da esso.
Venite e vedete .... Venite a vedere la prova ...
Potrei continuare a darvi tutte le informazioni oggi: le prove della risurrezione, le prove bibliche di accuratezza e validità, prove di storia cristiana. ECC.
Ma il mio invito a voi, oggi, è di venire e vedere Gesù!
Venite e vedete la Roccia che ha resistito all'erosione del tempo Venite a sentire la sua voce echeggiare attraverso le parole della Scrittura ed attraverso il cuore e la mente umane...
Venite a vedere la verità provata ... imperturbabile….stabilita Venite a conoscere la sua grazia ... piena e gratuita ... Venite a conoscere il suo amore ... per voi!
Venite a vedere il fuoco che nessun tiranno o oppressore della storia è stato in grado di estinguere
Venite a vedere la passione che la persecuzione e l’oppressione non sono riuscite a spegnere
Venite a vedere gli ospedali e gli orfanotrofi cresciuti accanto alle macerie fumanti dell’ umanesimo e dell'ateismo.
Venite a vedere ciò che Cristo ha fatto! L'invito del Salmo 65,5 è "Venite e vedete le opere di Dio, mirabile (grande) nel suo agire sugli uomini.".
Venite a vedere le vite toccate dalla mano del maestro :
L’alcolizzato tiene in mano il trofeo: un bicchiere vuoto l’amareggiato ora gioioso
Il pauroso ora coraggioso
Il matrimonio ricostruito
Il tossicodipendente ora libero
Il vagabondo ora a casa
Il solitario ora membro della famiglia di Dio
Venite a vedere ...
È il suo invito ad indagare
Egli non ha paura del tuo scrutinio
Egli accoglie i tuoi interrogativi
Egli apre il suo cuore e parla con te!
Egli non evita la tua ricerca
Egli non ignora la tua indagine
Venite e vedrete!
"Incamminati insieme alle donne di Domenica mattina ... proprio mentre il sole compare all'orizzonte ... entra con loro nel giardino, dove la tomba è sigillata ... esse hanno visto il suo corpo mentre è stato deposto nella tomba di un uomo di nome Giuseppe ...
In vita Gesù non ha avuto un posto dove poggiare il capo
Nella morte ha utilizzato una tomba presa in prestito ...
Ma non ci è rimasto a lungo li dentro!
Le donne si sono avviate alle prime ore del giorno per versare unguenti e profumi sul suo corpo ... Sono venute a vedere la tomba custodita dai migliori soldati di Roma.....
E come si sono messe in cammino, la terra ha cominciato a tremare ...
Un angelo è venuto ed ha rotolato la pietra per loro perché potessero entrare e vedere
Le guardie sono rimaste scosse e le hanno lasciate passare!
L'angelo ha preso il suo posto sulla pietra ed ha atteso che le donne arrivassero ...
Egli ha detto loro: "Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto.. (Matteo 28:5-6)
"Venite a vedere il luogo dove è stato ..."
"Dove è stato ...".
Venite a vedere la prova evidente di un sepolcro vuoto ...
Venite e vedete! Venite a vedere Gesù!
Venite a vedere le vite che egli ha toccato ...
Venite a vedere la mano di Dio trafitta, toccare il cuore della gente comune come me e come voi ...
Venite e vedrete
Lui asciugare le lacrime dagli occhi pieni di dolore ...
Vieni ...
e osservalo mentre perdona il peccato più brutto ... e lascia andare libero il prigioniero ...
Vieni e lasciti guarire quel male che c’è nel tuo cuore ...
Vieni a Gesù!
Il messaggio più semplice e più profondo si trova in un breve versetto della Bibbia ... Dio ha tanto amato il mondo, da dare il suo unigenito Figlio
Dio ha amato…….. ed ha dato!
Perché chiunque crede in Lui non vada perduto ma abbia la vita eterna ... noi crediamo! Noi viviamo
Perché non ti metti a cercare anche tu!
Inizia con questa semplice preghiera!
Rivolgiti a Dio! "Signore, voglio conoscere! Fammi vedere! Mostrami!
Ma non farlo a meno che non sia disposto a pagarne le conseguenze ... perché se poi giungi alla conclusione che sia tutto vero ... allora dovrai deciderti ...
E se, invece, senti già quella fede crescere dentro di te, prega con queste parole ...
"Io credo ed accetto e ricevo il tuo dono di vita…

Marco Cicoletti
www.amicidigesu.it

Eccomi!

Buon giorno a tutti!
Oggi do inizio al mio blog! Era ora!
Debbo lavorarci ma.......nel frattempo potete trovarmi su www.amicidigesu.it