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lunedì 3 agosto 2009

Tifoso? Fan? Discepolo? Ammiratore? Seguace? Cosa sei??
di Marco Cicoletti

Luca 14,25-27: Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse:«Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.

Ovunque Gesù andava, come un magnete, egli attirava una gran folla. C'era sempre qualcosa di nuovo ed entusiasmante nel suo ministero. Le cose che insegnava catturavano l’attenzione di chi lo ascoltava. Inoltre, Gesù guariva i malati, purificava i lebbrosi, risuscitava i morti e sfamava le moltitudini con i pani ed i pesci. Gesù non è cambiato: ancora oggi Egli compie le stesse identiche cose se ……. ,e solo se, siamo così sciocchi che, come bambini, ci fidiamo della Parola di Gesù.
Sì, Gesù ha sempre una folla dietro di sé; la sua natura è quella di attirare a sé. Capacità calamitante. Ma in questo passo, Gesù, voltandosi verso le moltitudini di fan, afferma con chiarezza le esigenze della sua sequela. Gesù non era interessato ad attirare grandi folle attorno alla sua persona per il semplice piacere di essere circondato da tanta gente. No. Egli era interessato a radunare discepoli.
Un altro modo per dirla è che a Gesù non interessano i fan. Gesù non è una stella di Hollywood. Egli è la “Stella del Mattino” la cui brillantezza non passa mai! Gesù vuole seguaci. La differenza tra un “fan” ed un “seguace” è facile da scorgere osservando un tipico evento sportivo come il calcio. La maggior parte delle persone allo stadio viene per assistere alla partita in qualità di tifoso e tutto ciò che fa è gridare, cantare per incoraggiare la squadra. Ma ………… solo pochi sono quelli che scendono in campo.
Il contrasto è netto: in “migliaia” fanno il tifo ma solo “pochissimi” sono quelli che giocano e …….. pagano il prezzo per la vittoria. Come è facile intuire, vi è una grande differenza di impegno tra un tifoso che siede in curva ed un giocatore che corre sul campo. Un fan è un ammiratore appassionato. Un fan può amare la squadra anche alla follia ma egli non fa parte della squadra. Egli può indossare la maglia della squadra del cuore, avere una profonda conoscenza del gioco e dei giocatori ma non è lui a giocare. Può sentirsi parte del gioco senza però mai essere coinvolto direttamente sul campo. Egli può simpatizzare con l'emozione della vittoria e l'agonia della sconfitta. Egli può gridare in tribuna e saltare con la folla. Egli può condividere lo stesso ambiente di gioco della squadra dove, tuttavia, egli rimane solo uno spettatore. Il giorno successivo all’incontro può discutere animatamente della partita giocata con gli altri tifosi al bar davanti ad un giornale aperto mentre i giocatori sono in ritiro per lavorare sui punti deboli. Un tifoso può immedesimarsi così profondamente con la squadra o con un giocatore da sembrare che abbia giocato davvero ma la realtà è ben diversa. Egli è solo uno spettatore entusiasta.
I giocatori hanno contusioni, stiramenti e le vesciche ai piedi mentre il tifoso al massimo qualche dente rotto per gli scontri con i tifosi della squadra avversaria. In poche parole, egli non è la cosa reale. Un tifoso può soffrire durante la partita ma senza sacrificio personale. Un tifoso può essere una tribuna critica del gioco. A parole, ciascuno di essi sa come esser meglio dell’allenatore e di ciascun giocatore. Egli riesce a vedere tutto in modo così chiaro.
I fan di una stella cinematografica o calcistica sono con te nella stagione vincente ma ti abbandonano quando inizi a perdere e sposano la nuova squadra vincente. Essi possono entrare ed uscire dallo stadio quando vogliono o non presentarsi affatto per seguire la partita magari a casa in pay-per-view perché non mettono nulla di proprio nel gioco. Essi possono fare come vogliono perché sono dei semplici appassionati ma non degli affaticati giocatori. Alla fine della partita essi festeggiano e vanno avanti per ore persino ubriacandosi mentre i giocatori gioiscono e vanno a letto presto perché sono esausti. Un seguace è un partecipante disciplinato che non finisce mai di imparare, un discepolo. Un seguace è uno che partecipa al gioco. Egli si trova in campo e non in tribuna. Non puoi sbagliare a riconoscerlo. Egli è sceso dalla tribuna da tempo ed è entrato in campo. Ha scambiato la sua T-shirt con una divisa di gara e si è sottomesso alla intensiva disciplina formativa dell’allenatore. Egli sa che ogni aspetto dell’allenamento è necessario, utile e buono. Egli è responsabile nei confronti della squadra. Egli è consapevole di non poter ragionare come un tifoso poiché il suo comportamento ed il suo impegno influenzano l’andamento dell’intera squadra . Un giocatore, così come il discepolo, paga di tasca propria il prezzo in termini di tempo, energia e risorse. Egli ha un impegno verso la squadra. Si è impegnato per conseguire la vittoria; e per far ciò, da il massimo di se stesso. Egli sacrifica la sua comodità e mette da parte la sua indipendenza per esser parte di qualcosa più grande di lui. Un seguace o giocatore è la vera cosa.
È colui che gioca e fatica; non è uno che siede a guardare. E terrà duro fino in fondo perché ha un ruolo che gli è costato tutto. Ha investito tutto se stesso nel gioco. Non è un simpatizzante del calcio ma un giocatore. La differenza tra un fan e un seguace è uno che il secondo paga il prezzo del gioco mentre l’altro solo il biglietto di ingresso allo stadio. Allo stesso modo, Gesù non costruisce la sua squadra con dei fan ma con dei seguaci. Se non siamo disposti a mettere Lui prima di tutto, ed al di sopra di tutti, nella nostra vita, a considerare seriamente il costo della sequela e prendere la nostra croce, non possiamo essere suoi discepoli. I fan potranno anche prender parte all'emozione del gioco ma solo la squadra condivide il trofeo. Siate certi che non ci saranno i tifosi nella sala dei trofei e tra le stelle di Dio.

Applicazione: Sei un semplice fan oppure un seguace di Gesù Cristo? Sei seduto in tribuna a celebrare le lodi del pastore e della sua squadra pronto a criticare ed andartene quando il gioco si fa duro oppure sei parte della sua squadra di gioco? Indossi la T-shirt una volta la settimana seduto comodamente al tuo posto pensando di partecipare così all’attività della squadra nella partita dell’evangelizzazione il giorno in cui c’è l’incontro di preghiera o ti alleni e partecipi ogni giorno della settimana? Ti fai vivo soltanto quando è in programma la “partita settimanale" della tua squadra del cuore che puoi cambiare come una maglia quando ti pare? Puoi andare e venire a tua discrezione, dare come ti pare, esser presente quando te la senti, servire come vuoi tu e determinare il tuo livello di sacrificio?
Se è così, mi spiace ma tu non sei un seguace, un giocatore. La verità è che tu sei solo un tifoso di Cristo e a Gesù non interessa avere dei fan. Egli vuole che tu entri a far parte della sua squadra sette giorni su sette, rischiando tutto ciò che sei ed hai per la sua causa. Egli vuole che tu sia uno dei suoi seguaci, uno dei suoi discepoli.
Domandati: “sarebbe mai possibile creare una quadra vincente se tutti avessero lo stesso mio livello di impegno nei confronti di Dio?”. “Credo che sia Gesù a sistemare le cose oppure devo fare un passo in avanti, rischiare la faccia ed impegnarmi personalmente?”. “Sono uno spettatore o un giocatore?”. Non contentarti di essere un fan. Non vivere l’inganno PENSANDO di essere un discepolo mentre fai la parte del semplice tifoso. Ricorda: solo coloro che seguono Gesù, cioè giocano, riceveranno la corona della Vita. Solo chi lavora sodo riceverà il salario. Scambia la tua T-shirt con la divisa di gara. Diventa un vero seguace di Gesù! Un giocatore nella squadra vincente di Cristo che porta a casa il trofeo di uomini e donne salvati!

Preghiera: "Padre Celeste, io scambio la mia maglia con la divisa di gara. Da oggi prendo la decisione di essere un seguace di Gesù piuttosto che un semplice tifoso. Sottometto me stesso al processo di apprendimento e di formazione necessari per diventare un giocatore di vitale importanza sul campo di gara del mondo. Mi sottometto alla Tua Signoria perché possa ricevere la correzione e la disciplina di cui ho bisogno per diventare sempre più come Gesù. Mi impegno ad essere un giocatore di squadra che gioca insieme ad altri e a tutta la Chiesa. Io voglio essere tuo discepolo. Prego tutto ciò attraverso l’ Opera e la Persona cioè nel Nome di Gesù. Amen ". Marco Cicoletti